Il cane, come noi, impara dal primo all'ultimo giorno della sua vita. Se non ha mai interagito con voi, ci vorrà un po' a spiegargli che state lavorando assieme, ma questa novità lo stupirà
piacevolmente, non gli confonderà di certo le idee.
Sì e no. Un cucciolo può imparare qualsiasi cosa, anche ad associare queste parole ad una posizione del suo corpo. Si deve però tenere da conto che in questa fase (3-5/6 mesi) ci sono cose ben
più importanti da impostare: il carattere, l'emotività, risolvere le paure, socializzare correttamente, aiutare il compagno umano a gestire la propria manualità nell'usare il guinzaglio e nel
comunicare correttamente col cucciolo. Insegnare ad entrambi un modo di gestire il gioco corretto.
Questo è molto più importante: non mi serve che un labrador sappia fare "seduto" ma poi si faccia prendere dall'emotività o dall'esuberanza tipica dei retriever. Oltretutto, verso i 6/8 mesi il
cane coordinerà molto meglio il suo corpo e compirà in maniera esatta i movimenti che gli andrò a chiedere, invece di impararli in maniera approssimativa da cucciolo e poi doverli riimparare da
adulto.
Se il rapporto tra te e il cane è già impostato e sei seguito da un educatore, certo. C'è un modo corretto e uno dannoso di premiare col cibo: niente marsupi colmi di wuerstel, niente tasche con
biscotti e crocche. Il premio arriva alla fine di una sessione di lavoro e non è addosso a voi. Il premio è il vostro "bravo", una carezza, la vostra approvazione, non il cibo. Non siete dei
dispenser di cibo, le socializzazioni col cibo sono davvero dannose e fanno vedere anche gli estranei come portatori di cibo che verrà sicuramente dato. Ci sono cani che poi , dopo questi
insegnamenti,vanno da soli alla ricerca di premi saltando in braccio alla gente, o abbaiandovi perchè vogliono essere premiati o ancora vanno da soli a prendersi il -per loro- meritato premio.
Poco importa se è la borsa della spesa di una passante.
Senza contare che usando il cibo coi cuccioli il vostro rapporto si baserà su questo: e quando non darete il premio? Il cane continuerà ad aspettarlo. E imparerà ad essere incentrato su quello
che avete in mano, non su di voi.
A questo va aggiunto inoltre che in certi cani molto emotivi o esuberanti, come labrador, dalmata, rhodesian e così via si va ad aumentare questa loro caratteristica, e vi assicuro che con il
passare del tempo non sarà affatto piacevole.
Il cane è molto più flessibile di noi. All'inizio resta perplesso dal cambiamento, ma poi lo accetta. Non ha schemi mentali o pregiudizi o motivazioni etiche per non cambiare. Anzi, se è un
cambiamento che lo farà rilassare, lo gradirà.
Tutti i cani possono imparare. Un cane dal canile non ha meno chance di un cane vissuto in casa. Il lavoro iniziale è diverso: anche se sarà adulto o anziano, inizieremo a spiegargli che le
persone vogliono interagire con lui, giocare, imparare.esattamente come faremmo con un cucciolo appena arrivato. Spesso sono stati maltrattati o non hanno avuto nessun contatto con le persone.
Hanno bisogno solo di tempo e pazienza. Per loro è strano che una persona voglia rapportarsi con loro: già questo dovrebbe farvi avere una dose extra di voglia di fargli vedere quanto il mondo
possa essere bello.
Sono ancora poche le persone che negano i danni psicofisici (WWW.ASETRA.IT) dei collari a strozzo, e in media li usano perché.non sanno lavorare coi cani. E' facile costringere qualcuno a fare
quello che vuoi, più difficile convincere. Più facile farsi temere che farsi amare. Le tempistiche sono esattamente le stesse, anzi, con la costrizione non si riuscirebbe mai a comunicare con un
cane timido, chiuso, spaventato, che ha alle spalle il canile o storie peggiori. Chi usa questi metodi pensa che voi e il cane siate due strumenti e ad ottenere un risultato, non pensa al
benessere.
Qualsiasi collare non va utilizzato, acquistate una pettorina svedese. Ci sono cani che hanno smesso di tirare addirittura appena indossata. Non poggia sulla trachea, non strozza, non punisce,
non schiaccia le vertebre. Vi piacerebbe avere qualcosa al collo?
I collari posizionati a strozzo sono stati usati sui cani per molti anni; sono così comuni che solo poche persone riflettono bene prima di usarli.
Potrebbero forse diventare meno comuni se la gente fosse consapevole del fatto che questi (oltre ad essere strumenti d'addestramento inefficaci) sono la causa di molti problemi fisici fra cui:
L'analisi dei danni causati dal collare a strozzo ha mostrato che alcuni cani presentavano una dislocazione vertebrale mentre altri avevano subito danni permanenti ai nervi. Ancora, una condizione chiamata sindrome di Horner, talvolta causata da traumatismi del collo, provoca disturbi agli occhi e paresi facciale.
I difensori del collare a strozzo spesso ne consigliano l'uso sui cani fin da giovane età. Al contrario proprio sugli animali giovani vi è un maggior rischio di lesioni gravi e permanenti.
Si dimostra pertanto che tale metodica si rivela non solo controindicata ai fini dell'educazione del cane, ma concretamente pericolosa.
Ci sono molti addestratori che possono mostrare metodi più efficaci e sicuri, metodi che non richiedono l'uso di forza o che non hanno il potenziale di causare dolore o danni fisici.
Si può fare poco se il cane ha problemi patologici, ma questa diagnosi spetta ad un veterinario comportamentalista (e non solo ad un educatore comportamentalista, sono due cose diverse!), non ad
un educatore/addestratore. E anche eventuali soluzioni, che pure possono esserci, spettano solo a questo tipo di specialista. Si potrebbe calcolarlo come il corispondente di uno psichiata umano:
è ben diverso dallo psicologo e dal medico di base.
Non è detto che un cane che morde abbia bisogno di questo tipo di "consulente", a volte questa reazione è solo il frutto di una cattiva gestione. Ci sono tanti comportamenti e tante soluzioni. Se
non le troviamo bussando ad una porta, bussiamo ad un'altra. Per tutto il resto c'è rimedio, e basta solo impegno e voglia di cambiare. Non è detto che si possa arrivare ad eliminare al 100%
qualcosa di sgradito (magari è connaturato al carattere del cane) ma di certo si può attenuare o trovare una soluzione per aiutarvi nella gestione quotidiana. Siamo qui per cercare queste
soluzioni, non per dare giudizi insindacabili. Tutto il resto spetta a voi, al vostro impegno, alla vostra voglia di fare.
E' vero che il cane sente perfettamente i nostri stati d'animo. E' anche vero che un educatore non dovrebbe giudicare una relazione col cane. E' unica, e come ogni rapporto affettivo ognuno è
responsabile del proprio. Anche noi, agli occhi degli altri, potremmo avere un rapporto "sbagliato" col cane: è molto soggettivo.
E' inutile poi tranciare giudizi sulla personalità degli altri, anche noi abbiamo i nostri pregi e difetti. Un buon educatore sa farti ridere delle tue paure, non le accentua. Ti fa vedere una
porta aperta sul mondo, non ti fa rintanare in casa.
Non ti giudica, cerca di mettere te e il tuo cane a vostro agio. Non usa collari a strozzo, elettrici, con le punte. Non dice che non c'è niente da fare. Se il lavoro arriva ad un punto morto,
chiama un collega. Non cerca di farvi cambiare la vostra vita con le sue credenze personali, ma vi consiglia solo per quella che è la gestione del cane (di falsi guru buonisti e angelici ce ne
sono fin troppi in giro!).
Guardate il cane del vostro educatore: se vi dice che il lavoro con lui è finito, che non ha tempo, che il cane "è sempre stato così", se lo lascia libero per strada non pensando agli altri e
alla sua incolumità, se lo porta in vacanza anche in posti pericolosi, se lo tiene in stand-by in kennel o in auto per ore mentre lavora o mangia fuori con gli amici, se lo lascia a guardare
sempre mentre lavora con voi e il suo cane non è rilassato, se alla fine della lezione con voi passa subito ad un altro cliente e il suo cane sta lì e guarda piagnucolando...non è di certo un
buon educatore. Se non ama il suo cane, come amerà il vostro?